Non è solo il Covid a destare preoccupazione. Con il freddo alle porte un altro nemico degli anziani e di tutte le altre fasce fragili della popolazione torna sulla scena: è l’influenza stagionale e quella di quest’anno, secondo il direttore generale della prevenzione al ministero della salute, l’infettivologo Gianni Rezza, sarà “una stagione ad alta intensità”. Lo ha detto nel corso del convegno sul tema “La gestione del paziente fragile nella nuova stagione vaccinale autunnale”, che si è svolto a Roma. Insomma, “quest’anno secondo Rezza – abbiamo tutte le condizioni per numeri alti”. Il motivo è chiaro: “Saremo senza protezioni ha spiegato – come mascherine e distanziamento, ma con una popolazione ampiamente suscettibile perché il virus influenzale ha circolato poco nei due anni precedenti. Quindi è importante vaccinarsi”.Lo scorso anno la corsa al vaccino contro il Covid ha fatto sì che la profilassi contro l’influenza passasse quasi in secondo piano. Eppure, come ricorda lIstituto superiore di sanità, che cita un report dell’Oms, ogni anno “il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta (vale a dire da 350 milioni a 1 miliardo di persone), unincidenza che sale al 20-30% nei bambini. Tra i 3 e i 5 milioni di casi di influenza riportati annualmente evolvono in complicanze che causano il decesso in circa il 10% dei casi (vale a dire da 250 a 500 mila persone), soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio”.
Una eventualità, quella del doppio vaccino (Covid e influenza), da prendere seriamente in considerazione, magari dopo essersi consultati con il proprio medico curante. Tutte le regioni italiane si stanno attrezzando, e in molti casi è possibile sottoporsi alla doppia vaccinazione, perché anche il Covid con tutte le sue varianti sta riprendendo prepotentemente piede.
Quest’anno, come ricorda l’Osservatorio Influenza, le vaccinazioni potranno essere eseguite anche nelle farmacie, come prevede il protocollo siglato tra Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e farmacisti. Sono escluse dalla somministrazione le persone molto vulnerabilio che in passato abbiano sviluppato una reazione allergica o anafilattica.